Come vede la Svizzera un giovane sudafricano mai uscito dal suo paese? Quale messaggio porta? Facciamogli fare un SAFARI nel nostro paese, ma non un safari turistico o fotografico, ma un viaggio dentro il paese reale coi suoi problemi, i suoi vantaggi, le sue peculiarità. E‘ una delle mille idee messe in pratica dall‘ambasciata sudafricana in Svizzera per festeggiare in modo degno e intelligente i dieci anni dalla fine dell‘apartheid. Dieci anni di democrazia segnati da dolorose catarsi, da faticose conquiste, da vecchi spettri sempre presenti, da nuovi incombenti, ma soprattutto da tanta voglia di progredire per rafforzare un paese dalle mille risorse che sta diventando- nonostante le difficoltà – un esempio e un motore per tutto il martoriato Continente Africano.
Accolti da una Svizzera innevata l‘undici marzo scorso, 99 giovani sudafricani, rappresentanti le undici regioni del loro Paese si sono sparpagliati a gruppi di undici nelle diverse regioni svizzere per un appassionante SAFARI. Un gruppo è venuto in Ticino ed è stato seguito in punta di piedi dalla camera del regista Mohammed Soudani… |
