Lucrecia Martel
Argentina/Spagna
2001
v.o. spagnolo
103'
Edizione 2002
Castellinaria

LA CIÉNAGA

Nordovest dell’Argentina, vicino alla città di Salta, in una zona paludosa (la «ciénaga» significa il pantano). È un’estate caldissima e umida. Mecha, una donna di cinquant’anni alcolizzata, con un marito che beve anche lui e i quattro figli, passa il tempo nella sua tenuta della Mandragora, oziando, bevendo e lamentandosi con tutti. Mecha e i suoi sono raggiunti dalla famiglia della cugina Tali, che vive in città e ha anch’essa un marito e quattro figli. Mentre i ragazzi cacciano nei boschi, gli adulti si aggirano senza far niente nella casa o ai bordi di una piscina ricoperta di foglie e di terra. Mecha inciampa mentre si serve da bere e si ferisce al petto coi cocci di vetro. A parte questo la vita scorre lentamente in un’atmosfera soffocante. Una delle figlie di Mecha ha un rapporto morboso con una domestica india e alla fine un bambino incustodito sarà vittima di un incidente.

Castellinaria
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