Mehdi Moradi, Kumiko Aso

HAFEZ

Hafez è stato il più grande poeta d’amore della cultura persiana. Nato 700 anni fa, egli incarna il confronto tra l’ortodossia delle scuole coraniche, l’intensità mistica dei dervisci e la libertà laica nell’Iran contemporaneo.
Il regista iraniano Abolfazi Jalili ha voluto rendere omaggio ad Hafez, trasportando la sua storia fino ai giorni nostri e raccontando una vicenda in cui l’amore è il protagonista assoluto.
Nel film Hafez è un ragazzo particolarmente intelligente, che a soli 17 anni riesce a terminare gli studi, superando brillantemente tutti gli esami di teologia. Ciò induce il gran Mufti, guida spirituale della città, a chiedergli di fornire lezioni private alla figlia Nabat. Hafez accetta, nonostante gli venga proibito di guardare la ragazza. Discorrendo di religione, filosofia e poesia, i due giovani cominciano però a nutrire forti sentimenti l’uno per l’altro.

il regista

 

Abolfazi Jalili è nato nel 1957 a Saveh nel centro dell’Iran. Nel 1979 è entrato a far parte della televisione iraniana per la quale ha realizzato cortometraggi e documentari. Nel 1983 ha diretto il suo primo lungometraggio Milad. Il suo quarto film, Det means Girl (1994) ha ottenuto l’Osella d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 1995 mentre nel 1988 riceve il Pardo d’argento al Festival del Film di Locarno con Dance of Dust. Delbaran (2001) che ha come protagonisti dei veri rifugiati afgani ha vinto il Gran Prix al Festival dei Tre Continenti di Nantes.

Torna su