Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Guido Caprino, Nicolò Cabras, Dario Dal Pero, Barbara Ronchi, Emmanuelle Devos

Pressbook - Fai bei sogni

FAI BEI SOGNI

A nove anni Massimo perde la mamma per un infarto improvviso - o almeno così gli dicono i parenti, riluttanti a renderlo partecipe della morte della donna. Dopo un'infanzia solitaria e un'adolescenza difficile Massimo diventa un giornalista affermato ma continua a convivere con il ricordo lacerante della madre scomparsa, nonché con un senso di mistero circa la sua improvvisa dipartita. Solo alla fine scoprirà come sono andate esattamente le cose, e troverà il modo di risalire alla luce.

Il regista

 

Marco Bellocchio, dopo aver frequentato tutte le scuole in Istituti religiosi ed essersi iscritto alla facoltà di Filosofia dell'Università Cattolica di Milano, nel 1959 si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia. Dopo aver seguito, a Londra, i corsi di cinema della 'Slade School of Fine Arts' , nel 1965 fa il suo esordio alla Mostra del Cinema di Venezia con I pugni in tasca, opera che affronta il progressivo sgretolamento dei valori su cui si basa la famiglia. Negli anni successivi si avvicina al cinema militante: il suo anticonformismo, trovano uno sbocco in film come "La Cina è vicina (1967) e Nel nome del padre (1971). Minor successo hanno i film come Sbatti il mostro in prima pagina"(1972) sul mondo del giornalismo, e Matti da slegare (1975) sui manicomi italiani, scritto con Silvano Agosti, Sandro Petraglia e Stefano Rulli. Dopo Marcia trionfale (1976) sugli ambienti delle caserme e del servizio militare, Marco si dedica ad alcune produzioni televisive come Gabbiano di Cechov (1977) e l'inchiesta collettiva La macchina cinema (1978). Nel 1982 dirige Gli occhi, la bocca cui fanno seguito, nel 1984 Enrico IV e Il diavolo in corpo (1986) una libera interpretazione del romanzo omonimo di Raymond Radyguet. Dopo La condanna (1991), vince l'Orso d'Argento al Festival di Berlino con Il sogno della farfalla nel 1994. Nel 1999 realizza La balia che vince il 'David' di Donatello per i costumi e quattro 'Ciak d'Oro' per la migliore attrice non protagonista, la fotografia, la scenografia ed i costumi. Nel 2003 scrive e dirige la pellicola Buongiorno, notte presentato alla 60 Mostra del cinema di Venezia. Al Festival Bellocchio riceve per la sceneggiatura il premio per un contributo artistico individuale di particolare rilievo. Ha diretto il film Il regista di matrimoni (2005) con Sergio Castellitto e Donatella Finocchiaro e la pellicola Sorelle (2006) presentata alla I Edizione del Festival del Cinema di Roma nella sezione 'Extra'.  Gli ultimi suoi film sono: Vincere (2009), Sorelle mai (2011), Bella Addormentata (2012), Sangue del mio sangue (2016).

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