Guardare i film e saperli leggere vanno di pari passo. Per questo Castellinaria propone regolarmente mostre che introducono il pubblico alle professioni del cinema.
La mostra della 33esima edizione è in streaming e presentata con un filmato di animazione, creato per l’occasione, che racconta il binomio cinema e musica.
Quando il cinema fu inventato, fu chiaro fin da subito che non poteva fare a meno della musica.
All’inizio c’era il cinema muto.... che proprio muto non era perché l’accompagnamento musicale venne utilizzato quasi subito dai fratelli Lumière, ma solo per coprire il rumore del proiettore e aiutare il pubblico a concentrarsi sulla storia.
Di solito in sala c’era un pianista al quale venivano forniti gli spartiti adatti per accompagnare le diverse sequenze.
1927: Il cantante di jazz di Alan Crosland è universalmente riconosciuto come il primo film sonoro della storia e comporta una vera e propria rivoluzione nell'estetica del film.
La frase pronunciata dall’attore Al Jolson: “Aspettate un momento, non avete ancora sentito niente”, diventa una pietra miliare e promessa di colonne sonore indimenticabili...
In breve tempo la musica da puro accompagnamento si trasforma in commento.
Aiuta a comprendere storie e stati d’animo sempre più complessi, sottolinea la situazione, la rafforza e aggiunge emozione alle immagini.
Grazie al filmato creato proprio a questo scopo, facciamo un viaggio attraverso i generi cinematografici per capire come la musica ci aiuti a comprendere le atmosfere dei film.
In ogni genere cinematografico, ossia ogni categoria di film con caratteristiche comuni, la musica ha una sua particolare funzione. Ad esempio, nei film horror è inquietante e spesso ha il compito di anticipare qualcosa di pauroso. La colonna sonora dei film di azione è incalzante e non da’ un attimo di tregua. In una commedia sentimentale la musica è romantica e spesso il leitmotiv scala la hit parade.
