David Koroma, Yabom Fatmata Kabia, Vincenzo Albanese, Raffaella Esposito

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BALON

Sierra Leone, oggi. Amin ha dieci anni e la cosa che lo fa più felice è giocare a calcio. Lui e sua sorella Isokè, quindici, si ritrovano soli dopo che la loro famiglia viene massacrata da mercenari durante una sparatoria nel loro piccolo villaggio. Facendosi coraggio, per scampare a morte e miseria si mettono in viaggio con poche risorse in uno zainetto. Sanno solo di doversi dirigere a Nord, senza avere la minima idea di dove si trovi la Svezia, il Paese che il nonno ha consigliato loro di raggiungere. Attraversano paesaggi differenti, fiumi, passano la notte nel deserto, incontrano due brave persone che li aiutano e criminali trafficanti di corpi che li considerano solo sotto forma di fonte di guadagno.

il regista

Il suo primo lungometraggio in 16 mmLa donzelletta (1989) racconta la solitudine di una ragazza tossicodipendente. Nel 1997 gira I briganti di Zabut (1997) ma è nel 2000, con Placido Rizzotto (2000) che conquista definitivamente la critica italiana. La storia della scomparsa, nel 1948, del segretario socialista della Camera del Lavoro di Corleone è uno spunto per parlare dei confini fra uomini e mafia. Nel 2003, dirige sul set modificato di Gangs of New York di Martin Scorsese, Gli indesiderabili, dal romanzo omonimo di Giancarlo Fusco, testimone dello sbarco genovese di 120 espulsi dagli Stati Uniti; nel 2005, La passione di Giosuè l'ebreo grazie al quale vince il premio UNESCO. Torna alla letteratura verista con la trasposizione della novella Rosso Malpelo (2007) di Giovanni Verga (presentato a Castellinaria). Dopo il documentario Il cavaliere Sole (2008), è di nuovo a lavoro su Verga con il drammatico I Malavoglia (2010) a cui segue Biagio (2014).


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