Gaspard Manesse, Raphael Fejtö, Francine Racette, Stanislas Carré de Malberg, Philippe Morier-Genoud, Irène Jacob

AU REVOIR LES ENFANTS

Film presentato da RENATO BERTA

 

Tre ragazzini ebrei, clandestinamente ospitati in un collegio cattolico, sono prelevati, in seguito a una spiata, dagli sgherri della Gestapo col direttore del collegio. Nella carriera di Louis Malle è, dopo Soffio al cuore (Le souffle au coeur, 1971), il secondo film esplicitamente autobiografico, il più vicino a Truffaut. Emotivamente coinvolgente, ambientato nella Francia di Pétain come Lacombe Lucien (1974), conta per la cura dei particolari e dell’ambientazione, la ricchezza delle invenzioni, una pagina di alta retorica didattica (l’omelia del padre direttore), un epilogo straziante. Leone d’oro a Venezia ’87. (Morandini)
«Oggi che il film è finito, mi accorgo che ciò che racconto non assomiglia tanto a ciò che è accaduto. Sono rimasto fedele ai miei ricordi, ben sapendo che contengono una parte d’invenzione. Diciamo, per semplificare, che nel film è un po’ come mi sarebbe piaciuto che le cose accadessero. Il mio rapporto con Bonnet nel film è più complicata e più interessante che in realtà, perché allora ce ne mancò il tempo. Suppongo che una delle componenti dei miei ricordi sia il senso di colpa che ne è derivato e che ha certamente influenzato la mia vita.» (Louis Malle)
Leone d'Oro alla Mostra cinematografica di Venezia, 1987; 7 Césars 1988 – miglior film, regia, sceneggiatura, fotografia, suono, scenografia e montaggio. Nominato agli Oscar 1988 nella categoria miglior film straniero.

Renato Berta

 

Nato nel 1945 a Bellinzona, compie l’apprendistato di meccanico dal 1960 al 1964. Dal 1965 al 1967 frequenta il Centro Sperimentale di cinematografia a Roma. A partire dalla fine degli anni sessanta, dà un importante contributo alla vitalità del cinema elvetico, come operatore e direttore della fotografia sui film di A. Tanner, C. Goretta, D. Schmid, T. Koerfer e M. Soutter. Negli stessi anni inizia a collaborare con la coppia Straub/Huillet. Nel 1976 ottiene il Pardo di bronzo al Festival del Film di Locarno e, nel 1979, il Premio della città di Zurigo.
A partire dagli anni ottanta, intensifica i rapporti col cinema francese e si stabilisce a Parigi. Diventano regolari le collaborazioni con A. Techiné, A. Resnais e L. Malle, tra gli altri. La sua fama, cresciuta e consolidatasi oltre i confini nazionali, lo porta a lavorare con l’israeliano Amos Gitaï, di cui ha firmato la fotografia di quasi tutti i film, e il portoghese De Oliveira. Nazionalità svizzera e francese.

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